lunedì 8 febbraio 2010

Paranormal activity

Non è un imperdibile capolavoro, ma un po' di paura la fa, usando mezzi che più rudimentali non si potrebbe (costato 15 mila dollari, ne ha gia' incassati 150 milioni). Già vedere i due che dormono sotto il lenzuolo, la porta che sbatte, la luce accesa all’improvviso nelle scale che conducono al piano di sotto, dove non dovrebbe esserci nessuno, basta per far scattare l’identificazione dello spettatore. Non vaghiamo nei cimiteri, non apriamo quelle porte, non diamo retta agli sconosciuti, non infiliamo nel videoregistratore cassette di provenienza incerta (che tenerezza, anche i film dell’orrore invecchiano) ma nel nostro letto a dormire ci torniamo ogni sera. Per la scena che fa saltare i nervi, l’unico effetto speciale consiste in una spruzzata di borotalco.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...anch'io ho vissuto (anzi, vivo, molto spesso) una curiosa e, per certi versi, un pò inquietante esperienza paranormale che affonda le sue radici, credo, in quell'aura buia di malattia e di sofferenza che, ormai - purtroppo - da qualche anno, è diventata la mia casa...
Non ricordo se la lessi da qualche parte o se la sentii in un qualche vecchio film, ma c'è una frase che mi sembra opportuno rammentare e rammentarvi:"...le esperienze più profonde hanno, in sè, un che di vitale. Esse, simili a macchie di muffa, si attaccano alle mura di casa, ai cardini di una porta, sull'anta di un armadio o, magari, in un angolo - anche illuminato - di un solaio. Esse restano lì, aggrappate - anzi, appiccicate - alle cose terrene e, nel contempo, si dibattono nel turbinìo del Tempo che passa. Vanno osservate, si. Ma MAI troppo da vicino. ."

I concetti erano questi, ovviamente li ho riportati "con parole mi", così come li ricordo, così come li ho fatti miei...

Stefano ha detto...

Bella citazione: oscilla tra il religioso, l'inquietante e il sublime.

Anonimo ha detto...

sei sempre gentile, ti ringrazio di cuore...