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Ikea profana
Vergine clemente, perdona i poverini che per riempire il frigorifero hanno dovuto accettare un lavoro all’Ikea, la catena nemica di tuo figlio (non vende presepi ma solo pagani alberi di Natale). Consolatrice degli afflitti, conforta i dipendenti della filiale di Corsico che stanno protestando contro i turni massacranti e le “ronde per controllare le soste in bagno” (altro che ronde leghiste, queste sembra che funzionino davvero). Torre d’avorio, fammi vivere per sempre in case belle come la mia, dove l’Ikea è entrata solo sotto forma di matitina regalatami da un’amica, una matituccia rachitica, miserabile, triste come una chiesa svedese in un film di Bergman.Langone
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