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Bucato da Nobel
Carol Greider è un premio Nobel che fa lavatrici. Una docente universitaria scienziata scopritrice di enzimi casalinga, abituata a fare duecento cose insieme e a non prendersi molto sul serio. Almeno il giorno del Nobel avrebbe potuto esagerare, le avremmo creduto tutti: ho scoperto l’immortalità, la vita artificiale, la cura di ogni malattia, lasciatemi fare e vedrete, tempo cinque anni e vivremo per sempre, ho bisogno di altri fondi e non si invecchierà, vi prometto la faccia dei vostri vent’anni anche a novanta, purtroppo so che è in atto un complotto per destituirmi. Invece: “Non credo che i telomeri risolveranno tutto”, ha detto, “ma in certi casi potrebbero rivelarsi un’ottima cura”. Poi è andata a spegnere il sugo sul fuoco: senza appelli per le quote rosa nei laboratori, senza nemmeno lamentarsi del maschilismo nella ricerca scientifica.Annalena Benini
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