giovedì 30 luglio 2009

Ha fatto la battuta

Intelligente Enrico Letta. Avra' preso da suo zio. La barzelletta e' nota, tranne l'ultima frase che e' fresca.

ROMA
- Chi di barzellette ferisce di barzellette perisce, si potrebbe dire parafrasando il proverbio. Di storielle il premier Silvio Berlusconi ne ha sempre pronta una da sparare all'occorrenza. Oggi però «l'arma segreta» del presidente del Consiglio è stata usata da Enrico Letta del Pd, che ne ha raccontata una al segretario del suo partito Dario Franceschini e al capannello di curiosi che si è formato a Montecitorio. Alla fine, gran risate da parte di tutti e anche qualche battuta «casareccia» a commento.

LA BARZELLETTA - Foglio in mano, Letta narra: primo giorno di scuola, in una scuola americana, la maestra presenta alla classe un nuovo compagno arrivato negli Usa da pochi giorni: Sakiro Suzuki (figlio di un alto dirigente della Sony). Inizia la lezione e la maestra dice alla classe: «Adesso facciamo una prova di cultura. Vediamo se conoscete bene la storia americana. Chi disse: "Datemi la liberta o datemi la morte?"». La classe tace, ma Suzuki alza la mano. «Davvero lo sai, Suzuki? Allora dillo tu ai tuoi compagni!». «Fu Patrick Henry nel 1775 a Philadelphia!». «Molto bene, bravo Suzuki! E chi disse: "Il governo è il popolo, il popolo non deve scomparire nel nulla?"». Di nuovo Suzuki in piedi: «Abraham Lincoln nel 1863 a Washington!». La maestra, stupita, si rivolge allora alla classe: «Ragazzi, vergognatevi, Suzuki è giapponese, è appena arrivato nel nostro paese e conosce meglio la nostra storia di voi che ci siete nati!». Si sente una voce bassa bassa: «Vaffanculo a 'sti bastardi giapponesi!!!». «Chi l'ha detto?», chiede indispettita la maestra. Suzuki alza la mano e, senza attendere, risponde: «Il generale Mac Arthur nel 1942 presso il Canale di Panama e Lee Iacocca nel 1982 alla riunione del Consiglio di amministrazione della General Motors a Detroit». La classe ammutolisce, ma si sente una voce dal fondo dire: «Mi viene da vomitare!». «Voglio sapere chi è stato a dire questo», urla la maestra. Suzuki risponde al volo: «George Bush Senior rivolgendosi al primo ministro Giapponese Tanaka durante il pranzo in suo onore nella residenza imperiale a Tokyo nel 1991». Uno dei ragazzi allora si alza ed esclama arrabbiato: «Succhiamelo!». «Adesso basta! Chi è stato a dire questo?», urla inviperita la maestra. Suzuki risponde imperterrito: «Bill Clinton a Monica Lewinsky nel 1997, a Washington, nello studio ovale della Casa Bianca». Un altro ragazzo si alza e urla: «Suzuki del cazzo!». Suzuki: «Valentino Rossi rivolgendosi a Ryo al Gran Premio del Sudafrica nel febbraio 2005». La classe esplode in urla di isteria, la maestra sviene. Si spalanca la porta ed entra il preside: «Cazzo, non ho mai visto un casino simile!». Suzuki: «Silvio Berlusconi, luglio 2008, nella sua Villa Certosa in Sardegna».

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