Cavaliere di Malta, libertino e audace blasfemo, avvezzo a intrufolarsi tra le devote durante la messa canticchiando oscenità sodomitiche, a lanciare bestemmie nella cattedrale di Saint Etienne e persino a consacrare fette di arancia a mo' di ostia, offrendo la comunione a un cane e alla vagina di una prostituta. Arrestato, rinchiuso nella Bastiglia, riuscirà ad evadere e a riprenderà le sue turpitudini, come l'elemosina al mendicante purchè bestemmiatore, destinata a divenatre una scena chiave del Don Giovanni di Molière.
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