Non sempre la Chiesa è apparsa così malridotta come nell’Occidente europeo degli ultimi trenta anni. Dopo le tre rivoluzioni del Concilio, del 1968 e del 1989 sembra che essa non vada più a genio a nessuno: per i devoti non è devota e sacrale, per i liberali non è liberale, per gli impegnati non è sufficientemente sociale, per quelli delle comunità di base è ancora troppo funzionaria, per gli amanti della vita troppo moralistica, per gli esoterici ed i ricercatori di senso troppo sobria. In generale appare straordinariamente antiquata e contemporaneamente ritoccata in modo moderno, così che quasi nessuno vi si senta a casa. Rabbrividiscono tutti coloro che pensano ad essa, preti, laici, femministe, vecchi devoti e nuovi illuminati; ci si inizia quasi a scusare di essere ancora cattolici.
“Passi e passaggi nel cristianesimo. Piccola mistagogia verso il mondo della fede” di Elmar Salmann.
La pupa e il secchione
2 mesi fa
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