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Tagli, suvvia
Ministro Gelmini, così non va, non sta tagliando abbastanza. L’università di Palermo mi risulta ancora aperta. I professori, gli impiegati, i bidelli, pare che ricevano ancora lo stipendio. Com’è possibile? Non sa che bisogna affamare la bestia? Non ha letto “I baroni” di Nicola Gardini? Glielo consiglio. Quando è uscito lo avevo snobbato, con quel titolo pensavo fosse l’ennesimo libro castistico, una travagliata degna di Chiarelettere e non di Feltrinelli. L’ho letto adesso, a freddo, e l’ho letto fino in fondo, senza saltare una pagina: segno che Gardini è uno scrittore e non un giornalista. “I baroni” è una stupenda invettiva contro l’università italiana, contro l’università di Palermo, contro Palermo, contro i palermitani. Oggi il galateo vieta di generalizzare e Gardini, che siccome a Palermo non lo volevano è stato assunto a Oxford, audacemente generalizza. Anche lei generalizzi, Ministro, a Palermo tagli ancora, tagli di più, tagli dappertutto, e i soldi risparmiati li mandi ai poveri cristi di Termini Imerese.Langone
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