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Non contateci troppo
Victor Hanson David: ...Non ho mai visto in vita mia alla testa degli Stati Uniti un presidente che non si considerasse il protettore e il difensore della cultura americana. Obama vede se stesso come il cittadino del mondo, come l’espressione di culture non occidentali, o di pari valore, legittimate dall’accordo contro l’occidente. Voi europei non l’avete ancora capito e io ho paura che ben presto dovrete ricredervi. Obama non pensa di essere parte della vostra gloriosa tradizione, non capisce la cultura europea. Se si fosse trovato qui con noi, a Villa Grazioli, in questa villa tuscolana costruita nel Cinquecento dal cardinal Carafa, si sarebbe chiesto: ‘Da dove viene tutta questa ricchezza? Quale tipo di sfruttamento sui popoli non europei è stato responsabile di queste splendide opere d’arte?’ Verrà il giorno, credetemi, in cui sentiremo la mancanza di un Ronald Reagan o di George W. Bush alla Casa Bianca. Quando qualcuno manderà un missile sull’Europa, o i tank russi invaderanno l’Ucraina, o si chiuderanno i rubinetti del gas, o un aereo si abbatterà sul Vaticano, Berlusconi, Sarkozy e la Merkel capiranno che è giunta l’ora di riunire le forze. ‘Giustissimo’, dirà Obama, ‘sono d’accordo con voi’. Ma non andrà oltre. Non vi dirà: ‘Ecco, vi mando la mia contraerea, non vi preoccupate noi americani siamo con voi europei, e insieme faremo fronte comune contro i russi’. Certo, gli europei vorrebbero che non accadesse. Ma il loro è solo un desiderio. E io sono convinto che loro nemmeno lo sanno che è solo un desiderio”.
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