martedì 13 gennaio 2009

Traduzioni o deduzioni?

Dagli orrori snaturanti del doppiaggio italiano della serie "The Big Bang Theory" alla traduzione che inverte l'aggressore con l'aggredito nel film "The Millionaire".
E la campagna per la promozione dell'ateismo, nata sui bus inglesi con la scritta There's probably no God. Now stop worrying and enjoy your life, in Italia diventa La cattiva notizia e' che Dio non esiste. Quella buona, e' che non ne hai bisogno. Dalla leggerezza all'amarezza, dalla ventata d'ottimismo (almeno sul piano marketing&promotion) all'aridita' del dogmatismo.
Enfin, nell'ultima scena del film "Das Leben der anderen" ("La vita degli altri") il protagonista compra un libro, scoprendo che e' a lui dedicato per il motivo che e' il motivo stesso del film. Il negoziante chiede "Pacchetto regalo?" e lui, il protagonista, che si era spaccato diciamo in quattro per quella dedica che e' alla fine il sugo di tutta la storia, risponde nell'ultima frase del film, con gaudente stupore "Nein, es ist für mich". Che vuol dire, semplice e pregnante "No, e' per me", letterale proprio. L'abbiamo tradotto con "Lo prendo per me". Perche' non ci abbiamo anche aggiunto un "Me la da' una bustina?".

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