domenica 7 novembre 2010

Il Presidente o il Partito?

L'intervento più applaudito all'assemblea dei circoli del PD è stato questo del nuovo Serracchiano. Un bel commento (da sinistra, of course) è quello di Francesco Cundari.
Già, nell’intervento c'è una contraddizione tra la critica ai partiti personali e quella alle interviste “per distinguersi” dalla linea del partito.
E se è pericoloso un partito del Presidente (leggi del satrapo, del genio, del migliore), non meno pericolosa è l’idea del Partito-Dio, del Partito che ha sempre ragione.
Nel primo caso si giustifica la personalizzazione con il carisma, la popolarità e il consenso; nel secondo con le procedure democratiche interne. Vedo fantasmi di adorazioni pagane che hanno fatto qualche danno il secolo scorso.

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