martedì 16 novembre 2010

G meno 7

Per la prima volta è stato organizzato il summit del G meno 7, formato dai membri degli stati meno potenti al mondo. Si sono ritrovati per tre giorni al campeggio dell’idroscalo di Milano. Le delegazioni degli stati non si sono nemmeno salutate tra loro. Anzi, si sono offesi durante la cerimonia d’apertura. La cosa non è stata documentata perché non c’erano giornalisti e cineoperatori al seguito.
La delegazione meno numerosa era quella dei boscimani. Sono arrivati in due. Subito hanno litigato con i campesinos per chi doveva parcheggiare la roulotte in sosta vietata. Entrambe le delegazioni volevano prendere la multa dal comune di Peschiera Borromeo (Milano) per poi vantare crediti all’Onu. Il primo vertice a due è stato tra i beduini e il presidente della provincia di Saragozza. I beduini dicono che non c’è più acqua per i dromedari. Quello gli ha risposto: “Certo, è tutto regolare, altrimenti se ci fosse stata avreste usato i cavalli e non i dromedari”. Il delegato dei beduini si è offeso.
I masai invece non si sono lamentati, anzi hanno detto che prima c’era un caldo bestia verso le due di pomeriggio. Adesso nella savana si sta benino, in capanna e con il condizionatore a manetta (gentilmente offerto da Bob Dylan).
E infine la delegazione della Cordigliera delle Ande. Anche loro sono più contenti che il clima è cambiato. Intervento del delegato: “Le scimmie urlatrici sono diventate più educate; prima tiravano le banane dall’alto dei baobab ai turisti. Erano dispettose (come si evince dai cartoni animati degli anni Venti). Oggi è cambiato tutto, sempre a causa del global warming: sbadigliano tutto il giorno”.
Inutile ricordare che il vertice è fallito. Ci vediamo a Singapore nel 2018.

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