Prima l'Andrea's version di oggi.
Grande Daniela Santanchè. Grande combattente, grande coraggiosa, grande quando conciona, quando dice le parolacce, quando s’infuria per le donne, quando non le liscia per il verso del pelo, quando non si vergogna dei suoi tacchi alti, del lifting, delle calze a rete, quando insiste a frequentare la camerata Ferrari nonostante il suocero che si ritrova, grande Santanchè praticamente sempre. Quando difende la sua destra, quando promette nel nome della destra, quando s’infiamma nel nominare la destra, quando prevede un futuro per la destra, si espone da destra, si bea completamente della destra e soprattutto quando, parlando come donna di destra, giura di non averla mai data per far carriera. Quantunque, almeno quella, si suppone che ce l’abbia al centro.
Grande Daniela: "Non l'ho mai data via per fare carriera".
Uno: se è vero che sei di Destra neanche devi dirlo, è tutto così ovvio.
Due: l'accento non si pone sulla principale, ma sulla subordinata finale: "per fare carriera". Altrimenti eccome se la dà via. "La Destra non è casta", in tutti i sensi.
Tre: Non l'ha data via per la carriera, ma quando dice che ha la bava alla bocca, tanta bava sulla bocca e le labbra, siamo sicuri che è tutta ira politica?
La pupa e il secchione
2 mesi fa
3 commenti:
Quisque faber fortunae suae.
Il fine giustifica i mezzi.
Niente per niente.
Ai miei tempi dicevano “io sono mia”.
Napoleone diceva: “Dio me l’ha data, guai a chi me la tocca”. (Ma era trans ?)
Che egoismo sfacciato!!!
Viva Daniela; se Dio gliel'ha data, a donarla Egli gliene renderà sicuramente merito, magari anche politico.
Perché è dovere di ognuno mettere a disposizione della comunità le doti ricevute (mica gratis).
Veramente poi se sei di destra (Cuius regio, eius religio), manco a dirlo, generosità eccelsa: Basta che Berl voglia e Fini è lì, “a pedibus usque ad caput”, totum suum.
Omnia porca porcis.
Mi sa che io glielo do. Complemento di termine: a Daniela. Complemento oggetto: il voto.
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