Donna. Universo di mari in tempesta, flutti di amori ribelli, eruzioni di passioni vulcaniche e cime di pensiero ghiacciate e irraggiungibili, vastità che svuotano ed annullano lo spettatore.
La Donna non è Bella, è Sublime, creatura eccelsa, sub limen, “che giunge fin sotto la soglia più alta”. Affascina il Diverso, e la non linearità di femmina che prelude all’ineludibile impredicibilità di eventi, che introduce ad un pericolo che terrorizza e rende estatico ed estetico l’atterrito uomo, ad un rischio che calpesta il cuore e calpestandolo lo innalza, soffocandolo lo fa vibrare, uccidendolo lo fa vivere. La Donna ha lo stesso effetto sull’uomo di un film dell’orrore su un bambino di otto anni, che ha le mani davanti agli occhi ma le dita scostate per sbirciare. Fascino orrendo, imprescindibile panico di fronte al Bello che si tramuta in Essere. La Sostanza è resa ancor più sostanziale dalla Forma, e l’Estetica legittima l’Etica. E il Sublime, come la Donna, è l’inconscio sentire di un’incolmabile distanza. Tra oggetto desiderato e dominio dell’oggetto stesso. Si ama la donna non soggiogabile, e tale superba libertà devasta, e nel distruggere presenti convincimenti forma coscienze eterne.
E’ la festa della donna –c’è anche un’altra e ben più grave ricorrenza aujourd’hui -, mi premeva l’invenzione di una cazzatina veloce.
La pupa e il secchione
2 mesi fa
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