Che significa "da qualche parte".
Siamo sempre da qualche parte. Solo che la mente e il cuore ci arrivano prima. Sono dannatamente più rapidi dei nostri piedi.
mercoledì 11 marzo 2009
500
Che oltre ad essere il numero di post postati su questo posto, e' anche un numero di Harshad.
6 commenti:
Anonimo
ha detto...
...perdona la mia ignoranza e la mia curiosità ma, a fini pratici, a che diavolo servono i "numeri di Harshad"?
A soddisfare il senso estetico di chi desidera che nel mondo domini il Bello prima ancora che il Buono e il Giusto. Non so se esistono gia' applicazioni "pratiche" di tali numeri.
http://www.efirm.it/004624.asp?rif=66
La matematica deve generare teorie e modelli consistenti, non veritieri o pratici. Anche se in innumerevoli casi il mondo delle idee matematiche e la triviale materia si incontrano. Restando nei numeri, quelli di Fibonacci ( http://it.wikipedia.org/wiki/Successione_di_Fibonacci ) spiegano la crescita della popolazione di conigli e non solo. I numeri primi poi, oltre ad essere affascinanti, vengono con successo usati nelle tecniche crittografiche. Succede spesso che nasca prima la teoria matematica pura, e poi ci si accorga che essa e' in grado di modellare un particolare fenomeno naturale. Fu cosi' in parte anche con la meccanica quantistica, o con le onde elettromagnetiche, i cui comportamenti sono ben descritti dai numeri complessi. Quindi magari tra un po' di mesi si potra' scoprire che la successione dei numeri di Harshad (10, 12, 18, 20, 21, 24, 27, 30, 36, 40, 42, 45, 48, 50, 54, 60, 63...) modellizza il tasso mensile di perdita di un fondo azionario, o degli affiliati al PD. Oppure sono solo poesia, e andrebbe bene lo stesso.
...Il "bello"???...Il "senso estetico"??? Guarda, detto con la massima Stima e Sincerità: di "bello" (in senso Artistico e Filosofico), in una sequenza di nuemeri come quella che hai citato (o come la Serie di Fibonacci), a mio parere (per quel che vale, ti dirò che posseggo una Laurea che è "intrisa" - letteralmente e profondamente - di Matematica) non c'è assolutamente nulla...
Certo, il "Bello" è negli occhi di chi osserva e, guardando, comprende qualcosa che si cela dietro ed oltre l'apparenza. E da questo punto di vista direi che un Postulato, un Teorema o magari anche la semplice Equazione di una Parabola, possono considerarsi "belle". Di più: possono essere espressione di un Pensiero Divino (Keplero & Galileo insegnano). Ma una sequenza di numeri che è fine a stessa (in attesa che se ne scopra il "Valore", semmai esistesse)...è solo una sequenza di numeri.
Se, poi, per una tua scelta Filosofica "di campo" vuoi dire che "la matematica deve generare teorie e modelli consistenti, non veritieri o pratici...etc.", va bene; ma da qui a pensarlo realmente e quindi credere che quella sfilza di cifre sia "Arte"...
Bah, sia detto con affetto, lasciami Cartesianamente dubitare un pò...
La bellezza della matematica pura puo' essere considerata una cazzatina da nerds con aggravanti autistici, pero' e' quanto meno condivisa da tutto il mondo della fisica in perenne ricerca dell'equazione unica ed unificatrice della Natura, ricerca giustificata da soli fini estetici e di simmetria formale.
La scoperta di Pitagora che corde vibranti, egualmente tese, suonano armoniosamente se le loro lunghezze sono in rapporti numerici semplici, stabilì per la prima volta una connessione profonda fra l’intelligibile e il bello.
Stefano, l'Equazione Unificante è una chimera... Se vogliamo - ripeto - parlare di Fisica e Matematica, a me va bene; ma la "bellezza" e "l'arte", a mio umile avviso, sono un'altra cosa... quoto una (secondo me bellissima) definizione dell'Equazione de qua:"...L'Equazione Unificante? Ne hanno sentito parlare tutti di questa Equazione. Cos'è? E' difficile da spiegarsi in poche parole, ma ci posso provare... Direi che essa è, per gli Scienziati e gli Uomini di Scienza del XXI Sec., ciò che la Pietra Filosofale era per gli Alchimisti del Medio Evo. E' un obbiettivo reale ed è un mito. Possiamo dire che essa è la formula che riassume tutto l'Universo ed i fenomeni che lo governano (chimici e fisici; atomici e sub-atomici ecc.) in una singola Linea Esplicativa. Si tratta di qualcosa di simile a ciò che Einstein fece per la materia e l'energia (cioè riunirle e connetterle) solo che, in questo caso, viene riunito e connesso, in modo immediato e diretto, tutto il Creato. E questa è la teoria. In pratica è solo una metafora. L'Equazione Unificante non è null'altro che un modo di dire che ogni elemento ed ogni fenomeno di questo Universo esiste solo in quanto "parte" di un altro elemento e di un altro fenomeno..."
Grazie della citazione, la trovo puntuale! Tralasciando le definizioni di cio' che e' bello e cio' che e' arte, la fisica mi ha sempre appassionato, e nella simmetria delle equazioni di Maxwell in forma derivativa e integrale non riesco a non vedere un'armonia che non scorgo in cio' che troppo comunemente viene denominato bello, o artistico.
6 commenti:
...perdona la mia ignoranza e la mia curiosità ma, a fini pratici, a che diavolo servono i "numeri di Harshad"?
Grazie se mi vorrai/vorrete rispondere!
A soddisfare il senso estetico di chi desidera che nel mondo domini il Bello prima ancora che il Buono e il Giusto.
Non so se esistono gia' applicazioni "pratiche" di tali numeri.
http://www.efirm.it/004624.asp?rif=66
La matematica deve generare teorie e modelli consistenti, non veritieri o pratici. Anche se in innumerevoli casi il mondo delle idee matematiche e la triviale materia si incontrano. Restando nei numeri, quelli di Fibonacci (
http://it.wikipedia.org/wiki/Successione_di_Fibonacci ) spiegano la crescita della popolazione di conigli e non solo.
I numeri primi poi, oltre ad essere affascinanti, vengono con successo usati nelle tecniche crittografiche.
Succede spesso che nasca prima la teoria matematica pura, e poi ci si accorga che essa e' in grado di modellare un particolare fenomeno naturale. Fu cosi' in parte anche con la meccanica quantistica, o con le onde elettromagnetiche, i cui comportamenti sono ben descritti dai numeri complessi.
Quindi magari tra un po' di mesi si potra' scoprire che la successione dei numeri di Harshad (10, 12, 18, 20, 21, 24, 27, 30, 36, 40, 42, 45, 48, 50, 54, 60, 63...) modellizza il tasso mensile di perdita di un fondo azionario, o degli affiliati al PD. Oppure sono solo poesia, e andrebbe bene lo stesso.
...Il "bello"???...Il "senso estetico"??? Guarda, detto con la massima Stima e Sincerità: di "bello" (in senso Artistico e Filosofico), in una sequenza di nuemeri come quella che hai citato (o come la Serie di Fibonacci), a mio parere (per quel che vale, ti dirò che posseggo una Laurea che è "intrisa" - letteralmente e profondamente - di Matematica) non c'è assolutamente nulla...
Certo, il "Bello" è negli occhi di chi osserva e, guardando, comprende qualcosa che si cela dietro ed oltre l'apparenza.
E da questo punto di vista direi che un Postulato, un Teorema o magari anche la semplice Equazione di una Parabola, possono considerarsi "belle".
Di più: possono essere espressione di un Pensiero Divino (Keplero & Galileo insegnano).
Ma una sequenza di numeri che è fine a stessa (in attesa che se ne scopra il "Valore", semmai esistesse)...è solo una sequenza di numeri.
Se, poi, per una tua scelta Filosofica "di campo" vuoi dire che "la matematica deve generare teorie e modelli consistenti, non veritieri o pratici...etc.", va bene; ma da qui a pensarlo realmente e quindi credere che quella sfilza di cifre sia "Arte"...
Bah, sia detto con affetto, lasciami Cartesianamente dubitare un pò...
La bellezza della matematica pura puo' essere considerata una cazzatina da nerds con aggravanti autistici, pero' e' quanto meno condivisa da tutto il mondo della fisica in perenne ricerca dell'equazione unica ed unificatrice della Natura, ricerca giustificata da soli fini estetici e di simmetria formale.
La scoperta di Pitagora che corde vibranti, egualmente tese, suonano armoniosamente se le loro lunghezze sono in rapporti numerici semplici, stabilì per la
prima volta una connessione profonda fra l’intelligibile e il bello.
Stefano, l'Equazione Unificante è una chimera... Se vogliamo - ripeto - parlare di Fisica e Matematica, a me va bene; ma la "bellezza" e "l'arte", a mio umile avviso, sono un'altra cosa...
quoto una (secondo me bellissima) definizione dell'Equazione de qua:"...L'Equazione Unificante? Ne hanno sentito parlare tutti di questa Equazione. Cos'è? E' difficile da spiegarsi in poche parole, ma ci posso provare... Direi che essa è, per gli Scienziati e gli Uomini di Scienza del XXI Sec., ciò che la Pietra Filosofale era per gli Alchimisti del Medio Evo. E' un obbiettivo reale ed è un mito. Possiamo dire che essa è la formula che riassume tutto l'Universo ed i fenomeni che lo governano (chimici e fisici; atomici e sub-atomici ecc.) in una singola Linea Esplicativa.
Si tratta di qualcosa di simile a ciò che Einstein fece per la materia e l'energia (cioè riunirle e connetterle) solo che, in questo caso, viene riunito e connesso, in modo immediato e diretto, tutto il Creato.
E questa è la teoria.
In pratica è solo una metafora. L'Equazione Unificante non è null'altro che un modo di dire che ogni elemento ed ogni fenomeno di questo Universo esiste solo in quanto "parte" di un altro elemento e di un altro fenomeno..."
Grazie della citazione, la trovo puntuale! Tralasciando le definizioni di cio' che e' bello e cio' che e' arte, la fisica mi ha sempre appassionato, e nella simmetria delle equazioni di Maxwell in forma derivativa e integrale non riesco a non vedere un'armonia che non scorgo in cio' che troppo comunemente viene denominato bello, o artistico.
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