Lo scontro delle civilta' (The clash of civilization).
Lettura geopolitica con fonti di sinistra, in cui non c'e' traccia di neoconservatorismo e anzi viene ribattuta con forza la bonta' dell'universalismo politico dell'Occidente, l'imperialismo e i secondi fini a tratti. ln questo libro scritto a meta' degli anni Novanta, che prevede parecchie cosucce gia' realizzatesi, l'ipotesi e' che il mondo e' diviso in cinque civilta', se vogliamo farla semplice, o una decina se vogliamo essere dettagliati. Con schematizzazioni utilissimi per capire la Storia moderna e contemporanea, si passano in rassegna i tratti salienti delle varie civilta', si spiega che dopo la fine delle ideologie del Novecento i conflitti mondiali sono conflitti di popoli diversi tra loro, e che i vincitori saranno quelli la cui economia cresce piu' velocemente, che fanno piu' figli, e con una radicata fede nella propria identita'. Tutto corredato da molti esempi di casi geopolitici nel mondo. Il prossimo futuro vedra' un'America multiculturale e senza identita' e destinata inevitabilmente a perdere il ruolo guida nella scena internazionale, e un'Europa senza europei che non crede piu' in se stessa relegata a piccola penisola-museo del continente asiatico. E dopo la Cina e l'Islam, che sono gia' attuali civilta' dominanti nel mondo, uno scenario: il centro del mondo che dopo essersi spostato da Est a Ovest nel 1500 e poi ancora a Est all'inizio del 2000, potrebbe spostarsi a Sud.
Da leggere per tutti quelli che credono alla pace nel mondo.
La pupa e il secchione
2 mesi fa
1 commento:
http://www.clonline.org/articoli/ita/Foglio010509.pdf
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