Condottiero in gonnella, femme fatale ante litteram, protofemminista seduci-e-inganna, eroina patriota, vedova vergine bellissima ricca libera eppur timorata e tormentata.
La genealogia: il suo avo Simeone, figlio di Giacobbe, per vendicare la verginità violata della sorella Dina, aveva finto di accettare la riparazione del matrimonio e l'alleanza tra tribù offerte da Sichem, principe degli Evei, lo stupratore sinceramente pentito. Ma Simeone ucciderà Sichem e i suoi, approfittando della momentanea debolezza dovuta alla circoncisione alla quale gli Evei accettarono di sottoporsi per saldare il patto col figlio di Giacobbe. Una mascalzonata che insinuò nei discendenti di Simeone l'idea che prima o poi l'avrebbero pagata. Così nacque il complesso di Simeone, una sorta di ossessione protettiva dei fratelli nei confronti delle proprie sorelle. Molto tempo dopo l'esercito assiro guidato da Oloferne cinge d'assedio Betulia patria di Giuditta. La Nemesi fatale bussa alle porte. Invece Giuditta ribalta tutto: la vedova vergine rinuncia alla sua castità pur di avere Oloferne a portata di ferro, per tagliargli la testa. Col coraggio di uomo, dunque da vera donna, salvò il suo popolo. Ma come faceva a essere vedova e vergine?
La pupa e il secchione
2 mesi fa
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