Stamattina alla tv (ebbene sì, la guardo otto minuti la mattina e venti la sera, per un totale di ventotto) un professore sosteneva che i libri ben scritti sono sempre, per il lettore, indagini intorno a se stessi, ricerche sulla propria mente, approfondimenti dell'io. Un buon libro è un supporto psicanalitico, aiuta a pensare ai propri meccanismi mentali e alle proprie interpretazioni della realtà.
La notizia è che parlava dei libri di testo degli studenti, dei libri di storia e dei libri di grammatica. E il bello è che sono d'accordo.
Nessun commento:
Posta un commento