lunedì 30 agosto 2010

Gheddafi a Roma

Dunque, riassumendo: un vecchio porcello ridicolmente pittato, cammuffato e truccato come un guitto da avaspettacolo, diventato milionario a spese dei propri connazionali attraverso oscure connections, incapace di tollerare anche la minima opposizione alla propria stizzosa prepotenza, dotato di televisioni e giornali sotto controllo governativo che cantano la sua gloria e azzannano i suoi avversarsi a comando, cinicamente capace di esibire per il pubblico una devozione religiosa che si guarda bene dal praticare in privato, arriva a Roma circondato da legioni di smandrappone per (e)scortarlo e intrattenerlo e per sparecchiare qualche altro milione dalle nostre tasche in cambio di qualche nocciolina regalata alle scimmiette italiane per far contenti i beduini dei suoi media che le spacciano per grandi affari. Nei prossimi giorni, questo grottesco, ma ricchissimo satrapo, da anni oggetto di ridicolo internazionale, incontrerà Muammar Gheddafi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Meraviglioso. Chiunque l'abbia scritto è un genio. E quindi (ed in quanto tale) - prima o poi - verrà beccato, additato al pubblico ludibrio, massacrato ed infine messo al rogo.
La pira brucerà, alta e bianca, davanti ad una folla che urlerà il suo disprezzo per il Genio che arde e proclamerà amore eterno a colui che, questa stessa folla, la sodomizza quotidianamente e con il sorriso sulle labbra.