lunedì 22 dicembre 2008

Straniamento

Sklovskij, nell'Arte come procedimento (1917), scrive che l'arte è pensiero espresso per immagini. Bisogna, attraverso le parole, creare delle immagini, e il modo per farlo è rallentare il riconoscimento da parte del lettore. Anzichè nominare gli oggetti subito, in modo che il lettore sappia, per esempio, che il protagonista ha in mano una palla, bisogna guardare agli oggetti come se fosse la prima volta che li si vede, e far sì per esempio che il protagonista chiami la palla piccolo melone. Attraverso questo straniamento, la rotondità dell'oggetto palla arriva a chi legge molto di più che se l'avessimo chiamato palla; se avessimo chiamato l'oggetto palla saremmo andati verso il riconoscimento, tutti sappiamo cos'è una palla, non c'è bisogno di immaginarcela. Allora se prendiamo per buona questa teoria la prosa cosa è? La prosa è una valigia piena di trucchi, e il prosatore o è un idiota divino, che quelle sono fortune che capitano a pochi, o è uno che si deve imbrogliare da solo, per imbrogliare anche gli altri.
Paolo Nori, Pubblici Discorsi.

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